Bari e Imperia, due esempi da seguire. E due location da sfruttare!

Pensateci: le migliori figure della pallanuoto italiana targata 2013 sono state raccolte ad Imperia e a Bari
... ed in entrambi i casi le squadre italiane hanno perso!!

La Mediterranea non è riuscita ad ottenere il pass per la Final Four di Champion Cup femminile, mente il 7bello ha lasciato il passo agli storici rivali ungheresi in World League.

Ma in entrambi i casi il match si è trasformato in una festa, in un evento indimenticabile, in cui l'esserci ha prevalso sul risultato.

Era importante esserci, e pagare per farlo, e questo è stato più importante del risultato finale.
Realizzare un evento significa proprio questo: generare un bisogno, far sentire quanto sia importante non lasciarlo ad altri, arrivare per primi e magari spendere qualcosina in più per accaparrarsi i posti in prima fila. 

Poter dire: "io c'ero".

Non c'entra il risultato, questo viene dopo e non è necessariamente discriminante.

Realizzare un evento significa, com'è successo, portare alla ribalta alcune location.

e qui v fatto un distinguo: mentre ad Imperia la location è sapientemente costruita da tempo da uno staff pieno di idee e di determinazione a portarle a compimento, Bari si è rivelata essere (per merito dello staff del 7bello) una piazza che ha una enorme fame di pallanuoto.

Una piazza che ha dimostrato anche di meritarla, a giudicare da quanto ha saputo mettere in gioco, e non parlo di numeri, ma anche delle foto che allego al post, a firma Emiliano Santeramo.

Sfruttando queste piazze, per esempio affidando loro altri eventi come la finale di Coppa Italia o future manifestazioni che andranno in TV, daremo risalto televisivo al nostro mondo (quel risalto che nella recentissima final4 di coppa Italia femminile ha, ahimè, segno "-" ).

Auspico che a bari e a Imperia si possano celebrare prestissimo nuovi eventi, e che di conseguenza altre location si prestino e si adoperino ad ospitarne altri, seguendo questi due esempi per ottenere sicuri successi di immagine.

Vi lascio alle foto di Emiliano Santeramo, che parlano da sole.