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mercoledì 28 novembre 2012

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Che dire di questo campionato, se non che forse è il più bello degli ultimi 30 anni?
Brescia, Recco, Savona, e, ne sono convinto, Acquachiara renderanno apertissima la caccia ai posti Play-Off e l'intero quartetto dovrà prestare molta attenzione quando si troverà di fronte outsider del calibro di Florentia e Posillipo (di cui si sta celebrando troppo presto il funerale).
Sul fronte retrocessione regna sovrana l'identica incertezza.

E allora?



E allora vedo una splendida partita, Recco-Savona. Il Savona parte in quarta, surclassa i campioni di tutto, che reagiscono, trovano la forza di raddrizzare la baracca e di giocarsi punto a punto l'ultimo tempo.

Immaginate ora di vedere uno scontro al vertice di qualsiasi sport molto seguito: calcio, NBA, NFL, qualsiasi.
Mancano 51" al termine, c'è un'espulsione che pare dare al Savona la chance di vittoria.

immaginate che il mondo si fermi ora. Immaginate che si aprano le scommesse in tutte le agenzie del mondo. Improvvisamente un fiume di denaro verrebbe puntato su: Savona, vincente.

In effetti mancano solo 51", la situazione è incredibilmente vantaggiosa, e ci sarebbe pure la possibilità di limitare i danni in caso di mancata realizzazione. Insomma, chi punterebbe Recco, vincente?

Semmai molti punterebbero al risultato di Parità, X.

Dài, tu, che cosa punteresti?

E invece capita che un esterno tira, un portiere ci mette una pezza con una parata disperata e che per questo non verrà mai mostrata ai futuri pallanuotisti come esempio di tecnica. Eppure è una parata telegenica e fortunata.

Telegenica perchè su questo intervento ci sarebbe da scrivere un mare di cose, fortunata perchè andando a ribattere il pallone poco oltre gli esterni avversari, a mò di baseball, lancia involontariamente la controfuga di un difensore.
Caso vuole che l'altro esterno si dimentichi di chiudere in contrapposizione al tiro del proprio compagno di squadra, e ne nasce una controfuga bellissima, una rincorsa alla felicità di un solista, di un Hinault, di un Coppi, di un Bartali, di un Indurain, di un ... Figari, che raggiunta la porta avversaria elude portiere e la pressione dei 2 avversari che lo hanno rincorso per tutto il campo e segna.

Materializza 3 punti su cui il 95% degli scommettitori non si sarebbero mai sognati di sperare e puntare.

E' il sogno di ogni sport, è la speranza che si concretizza, quella di un match importante con finale a sorpresa; è la possibile rivalutazione di uno sport per troppi anni considerato giustamente prevedibile nei risultati.

E come lo abbiamo archiviato? I telecronisti sembrava stessero commentando la sbattitura delle uova di un qualsiasi programma televisivo di cucina di mezzogiorno :" ecco, ora mettiamo l'olio nella teglia, avendo cura di posizinare l' impasto...".

Ma come si fa!!!!!!!!!!!!!!!!

Per una volta che riusciamo a produrre uno spettacolo non dico decente, ma addirittura coinvolgente, entusiasmante!

Signori, insistiamo, è il momento di farlo. Pretendiamo da chi ci porta in tv un po' più di attenzione, chiediamo che si acceleri sulla spettacolarizzzione, anche verbale, dell'evento. E' il momento di farlo, dicevo: quest'anno abbiamo il materiale adatto, le partite punto a punto. Facciamole rendere al massimo da chi le porta sui nostri schermi!

Per chi se lo fosse perso, ecco il gol di Figari che ha deciso Recco - Savona.



recco-savona gol della vittoria di Figari

Edoardo Osti

3 commenti:

  1. Su questo tema con me sfondi una porta aperta. Purtroppo Raisport, salvo alcune meritevoli eccezioni, è indietro di almeno una generazione nell'impostazione dei suoi telecronisti. E di certo non aiuta l'aver mandato a commentare una partita del genere un giornalista come Paganini che di pallanuoto si occupa una volta all'anno quando va bene. Magari sarà stato per risparmiare sui costi di trasferta, visto che è di Genova, chissà. Ci fossimo andati io e te almeno non avremmo sbagliato i nomi ("Stefano Aicardi".......).

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  2. Se al microfono ci fosse stato Dan Peterson avremmo ricevuto la percezione di una gara leggendaria. Ale, hai ragione, ma credo che la competenza specifica non sia tutto: il telecronista deve saper coinvolgere, attrarre, entusiasmare anche se sta commentando i mondiali di "cucito e ricamo" ...

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  3. Ma infatti la competenza di un telecronista sta anche, se non soprattutto, nel saper tenere incollata la gente allo schermo indipendentemente dall'importanza dell'evento. Per dire, le telecronache del compianto Mario Camicia mi hanno persino convinto a seguire il golf! Guarderei qualsiasi incontro di rugby commentato da Raimondi e Munari, non parliamo poi del basket raccontato da Tranquillo, Buffa, De Rosa o Ellisse. Tommasi e Clerici commentavano il tennis spesso divagando, ma restando sempre coinvolgenti. I vecchietti come noi ricorderanno i tempi di Tele Capodistria e delle telecronache (basket, ma anche tanta pallanuoto) di Sergio Tavcar. In Rai sono pochi quelli capaci di dare quel di più che ti trasporta dal divano al bordo della pista: lo era Galeazzi quando commentava il canottaggio, Fioravanti quando commentava il nuoto, lo è ancora Bragagna, il resto troppo spesso fa venir voglia di togliere l'audio.

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