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lunedì 1 ottobre 2012

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I Magnifici Pallanuoto A.S.D. è una piccola società di pallanuoto nata nel 2008, con il preciso scopo di radunare un gruppo di persone unite dall’amore per la pallanuoto, affinché si divertissero praticando questo sport.





Questa squadra è nata per merito di pochi, anzi pochissimi, validi amici che hanno voluto tramutare quello che inizialmente era un corso di pallanuoto in qualcosa di più strutturato e serio. Per i primi anni l’associazione è servita solo per potersi iscrivere a tornei senza la necessità di affiliarsi a società esterne.
E’ stato solo verso il finire della stagione 2010-2011 che io, giocatore storico di quella squadra, infortunato da ormai oltre un anno, mi sono proposto come allenatore della mia vecchia squadra, ormai ridotta a 6-7 persone e senza allenatore, ripromettendomi di ricostruire da zero la squadra con l’aiuto dei due soci fondatori de I Magnifici, il presidente e il capitano.
Spinto dall’idea che per costruire una “squadra forte”, sia inizialmente necessario costruire una “squadra”, mi sono approcciato a questo lavoro aprendo a chiunque la possibilità di allenarsi con noi gratuitamente per tutto il periodo che andava da aprile a luglio. Questo doveva porre le basi per la costruzione della squadra e il raggiungimento del budget per iscriversi.
Eh sì, perché il vero problema era raccogliere il numero minimo di persone (almeno 25) per raggiungere la quota prestabilita per affrontare tutte le spese.
Per farlo ho fatto fare delle locandine e appendere per tutte le università di Milano, ho aperto la pagina Facebook e iniziato un’azione di recruitment molto intensa.
Naturalmente, arrivati a settembre, mese entro il quale dovevamo pagare alla piscina l’intera quota di affitto dell’anno, non avevamo raccolto tutti i soldi, ma contavamo sul fatto che potessimo farcela. Insomma, bisognava partire, ci dovevamo provare. Abbiamo anticipato i soldi mancanti e siamo andati avanti a cercare persone.
Credo che il vero punto di forza della mia gestione sia stata la decisione di puntare, inizialmente, sull’animo ludico, collettivo e cameratesco,  che questa squadra doveva avere. Il mio pensiero è sempre stato che, ad un determinato livello, se non hai un gruppo di amici accomunati dalla passione per la pallanuoto, ma solo un gruppo di ragazzi che fanno a gara a chi dovrà giocare domenica, non si sarebbe mai riusciti a partire. Prima bisogna creare il gruppo, renderlo unito, affiatato, poi si crea una squadra, poi si può cominciare a fare sul serio.
Ce l’abbiamo fatta? Innanzitutto i ragazzi si sono subito sentiti parte di un gruppo, di un Magnifico Gruppo.
Abbiamo organizzato tante amichevoli, tante serate extra-pallanuoto nella quale si è creato un gruppo straordinario. Abbiamo regalato le borse brandizzate con il logo della squadra e abbiamo comprato le calotte nuove con il nostro logo.
Per ogni partita ho sviluppato una Gazzetta con voti, statistiche e giudizi . E’ stato creato un premio per il miglior giocatore dell’anno (votato da loro stessi), per i 3 più assidui agli allenamenti, per il capocannoniere e, soprattutto, abbiamo organizzato una festa solo nostra (raccolta fondi per la stagione successiva), nella quale abbiamo venduto le Magnifiche t-shirt.
Vi risparmio tutta l’attività di teasing pre-evento e tutti gli sbattimenti che mi sono fatto. Faccio parlare le immagini:
Questo il video invito
 Questa la locandina
Questa l’uscita su Tutto Milano di Repubblica
Questo il backstage del video

A suggello della stagione pallanuotistica, i cui i risultati in termini pallanuotistici, è giusto dirlo, sono stati disastrosi, 1 partita di torneo vinta su 12 (d’altronde la maggior parte dei ragazzi ha iniziato da zero, e con un’età che va dai 25 anni in su), abbiamo partecipato al torneo di Lignano Sabbiadoro arrivando ultimi, ma consolidando un’unione della squadra ormai diventata inscindibile.

Qual è stato il vero risultato della stagione 2011-2012?
  •   Siamo partiti in 7 persone ad aprile 2011 e abbiamo concluso l’anno con circa 30 iscritti, raggiungendo e superando la quota che ci eravamo prefissati.
  • Abbiamo preso nuovi giocatori, validi, in grado di dare un supporto agli altri considerevole
  •  Abbiamo creato una squadra, unita, pronta a divertirsi e, quest’anno, con una voglia di vincere immensa
  • Abbiamo posto le basi per creare qualcosa di veramente grande
E quest’anno?
Quest’anno ci aspetta
  • il calendario de I Magnifici 2013, abbiamo già accordi con un fotografo professionista e abbiamo già chi ce li stampa (budget: 0 €)
  • la seconda grande festa de I Magnifici (abbiamo già un mezzo accordo con uno sponsor, facciamo il botto), per cui abbiamo già trovato chi gira il video invito (quest’anno il budget per la festa è più alto dell’anno scorso: 0 €).
  • Gli altri obiettivo sono l’acquisto di copricostumi brandizzati Magnifici, l’acquisto di palle mediche, nuovi costumi e…

  • mica posso dirvi tutto, altrimenti rovino la sorpresa ai ragazzi. E poi, insomma, speriamo di vincere un po’ di più :-D.
Quest’anno sarà dura per me, perché l’anno scorso c’era bisogno della mia vena creativa e del mio animo da PR per costruire una squadra, ma quest’anno bisogna rinforzarla e prepararla molto più nel dettaglio sotto il profilo atletico, tecnico e tattico, e le aspettative dei ragazzi sono altissime. Quanto sto studiando per prepararmi al meglio…

CHI SONO, ovvero "Il lavoro e la pallanuoto"
Nella vita il mio lavoro principale è un altro. Io sono account executive presso un’agenzia di digital pr di Milano. Dopo alcuni anni passati a lavorare in un ufficio stampa che curava la comunicazione per varie aziende legate alla tecnologia, sono passato a curare la comunicazione e la reputation online di altri brand, nei più svariati settori, tra i quali lo sport. Organizzo eventi con blogger e Twitter Influencer, promuovo le iniziative dei brand attraverso i canali online e social e definisco con loro la strategia di comunicazione online. Oltre a questo gestisco l’account Facebook e Twitter di alcune aziende. Gestire la comunicazione de I Magnifici e la pagina Facebook mi sta aiutando molto. Mi diverte e mi è utile per capire cosa può funzionare e cosa no per brand che hanno obiettivi per più alti e considerevoli della mia squadra.
Per altri approfondimenti su di me e sulla mia squadra, ti rimando a questo link, dove è riassunto il mio pensiero su come affrontare questo sport e questo secondo lavoro. In particolare ti riporto la frase che sta alla base di tutto:
Lo sport, e in generale qualsiasi tipo di attività si affronti nella vita, può sopravvivere solo dove c’è entusiasmo. Il ruolo del coach è quello di alimentare questo entusiasmo, far sì che questa fiamma rimanga sempre accesa. Se poi lo si fa divertendosi, è tutto più semplice. Come quando ho creato per ogni mio giocatore la propria figurina con relativa descrizione o quando ho deciso di scrivere la Gazzetta per ogni partita, dando vita ai temibilissimi “Pagelloni del coach”.”
(mi autocito anche, sto invecchiando… J)
Alberto Bordini 

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