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giovedì 21 giugno 2012

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Vi segnalo il profilo che qualche settimana fa SKY, attraverso I-RACE, ha voluto dedicare a Tania di Mario, una delle atlete più vincenti della storia tanto che qualcuno, poco tempo fa, le ha dedicato un parallelo particolare ...


Ecco il video:
  
Chiaramente il fatto che siamo nell'anno olimpico aiuta non poco a veicolare gli sport minori, come il nostro. Ma se riuscissimo ad affiancare questa momentanea migliore esposizione in modo da tenerla viva anche nel 2013, forse avremmo più possibilità di emergere in quella melma in cui siamo da sempre immersi.

Se Felugo o Tania restassero più a lungo nei pensieri degli italiani, avremmo trovato due potenziali testimonial per società di prestigio, e la pallanuoto accederebbe con il merito che spesso le viene negato ad una maggiore esposizione mediatica, anche attraverso gli spot pubblicitari.

Questo, purtroppo, non dipende da me. Ma il mio apporto, seppur piccolo, come vedete, c'è.

di Edoardo Osti

1 commenti:

  1. Aprofitto di questo post per collegarmi ad uno dei grossi problemi legati al nostro mondo: la televisione.
    Da anni continuo a sostenere che uno dei motivi per cui la pallanuoto rimane e rimarrà uno sport di nicchia è il fatto
    che si affida per veicolare il proprio "prodotto" alla Rai. E da anni continuo a sentire la tipica frase: "è già tanto che
    c'è la rai che trasmette qualche partita..." oppure "ringraziamo la rai per quello che fa" etc...
    Andando contro corrente ritengo che la rai è il principale problema di visibilità del nostro sport.
    In questi giorni, SKY televisione ufficiale dei giochi olimpici, sta facendo servizi su tutti gli sport tra i quali la pallanuoto
    (felugo, Estiarte, Tania di Mario, il 7bello in california, Tempesti...). Sinceramente non ricordo un solo servizio Rai negli annni precedenti,
    che mi avesse appassionato e coinvolto come tutti quelli citati sopra. Anzi.. non ricordo proprio nessun servizio sulla pallanuoto.
    Fortunatamente dello scadente e mortificante prodotto sportivo, che Rai sport sta offrendo ai telespettatori Italiani in TUTTI gli sport, se n'è accorto anche un
    autorevole giornalista del corriere della sera, che in questo articolo, critica Rai sport per il prodotto offerti sugli europei di calcio:

    http://www.corriere.it/spettacoli/12_giugno_20/a-fil-di-rete-raisport-antica-autodistruttiva-aldo-grasso_248148b4-bab0-11e1-9945-4e6ccb7afcb5.shtml

    Al di là della semplice e facile critica, il sunto del mio discorso è semplice:

    Se vogliamo fare il salto di qualità a livello di immagine, sfruttare i successi della nostra nazionale e delle nostre squadre di
    club, dobbiamo affidarci a "dei professionisti" della comunicazione. Ad una piattaforma che cura l'evento, parla dei protagonisti,
    cerca delle storie e cerca di trasmettere delle emozioni al telespettatore.

    Avere il coraggio di cambiare, di rischiare. La strategia migliore del Rugby fu quella di affidarsi a LA7, che garantiva, spazi, qualità e professionalità
    maggiori.

    Ultima considerazione. Bisogna finirla di piangersi addosso. Se siamo i primi a dire che la pallanuoto non è bella, non è televisiva etc, nessuno crederà mai nel nostro prodotto.
    Come dei buoni venditori, dobbiamo imparare a venderlo bene.

    Fabio Frison

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