Questa è la storia di una squadra che non ha il talento inarrivabile dell'imbattibile Recco, o dei magiari 3 volte (consecutive) Campioni Olimpici, o dell'Orizzonte pluricampione italiano ed europeo.
E' vero, il talento non è lo stesso, ma la forza di volontà è simile, forse addirittura superiore: è quella forza che ti permette di andare avanti anche se il tuo paese è distrutto dal terremoto.
E' la storia del Finale Emilia.
E' vero, il talento non è lo stesso, ma la forza di volontà è simile, forse addirittura superiore: è quella forza che ti permette di andare avanti anche se il tuo paese è distrutto dal terremoto.
E' la storia del Finale Emilia.
Storia di pallanuoto nonostante il terremoto
Correva l'anno 2002 e una piccola società sportiva (Polisportiva Futura) , di un piccolo paese (Finale Emilia), con una piccola piscina (5 corsie) iniziava l'attività di pallanuoto
Sono sempre stato orgoglioso di aver contribuito in prima persona a "trapiantare" la pallanuoto in una zona vergine e di aver guidato la squadra fino al 2007 con la ciliegina della promozione in serie C.
Ora il sentimento prevalente non è più l'orgoglio ma l'ammirazione per la forza dei ragazzi di Finale Emilia che cadono ma si rialzano sempre.
Qualora ce ne fosse ancora bisogno, anche questa modesta realtà sportiva è in grado di dare un segnale forte, l'ennesimo segnale che in Emilia non ci si ferma nemmeno per il terremoto. Si soffre, si impara a convivere con il terrore ma non si alza bandiera bianca.
Già la scorsa estate la pallanuoto a Finale Emilia sembrava dovesse chiudere i battenti, realtà troppo piccola, bacino di utenza limitato, terra in cui fatica ad attecchire la cultura pallanuotistica, impianto natatorio decisamente inadeguato per le esigenze di queste sport, mancanza di adeguati spazi per far crescere il settore giovanile, ma a uno sparuto gruppo di ragazzi la pallanuoto è entrata nel sangue e ha deciso di non mollare e provarci ancora.
Io stesso ero molto scettico, troppe difficoltà, mancanza di allenatori, pochi giocatori, forte rischio di non avere le spalle abbastanza larghe per portare al termine la stagione.
Invece non si sono fermati, hanno convinto il mio grande amico Danilo a tornare ad allenare ed in extremis si sono iscritti al campionato Promozione della regione Veneto con una squadra composta quasi unicamente da under 17.
Il campionato è difficile, lunghe trasferte, ma nonostante le sconfitte l'attività continua. Il 19 maggio arriva a sorpresa la prima vittoria davanti al pubblico di casa, ma la gioia non se la ricorderà nessuno perchè poche ore dopo il terremoto ha spazzato via tutto.
Io ho visto le immagini in TV... le immagini di un piccolo paese con un centro storico curato e molto carino... demolito! Tendopoli, zona rossa, sfollati... e chi ci pensa più alla pallanuoto? Ti rendi conto che a Finale Emilia le priorità sono cambiate.
Trovate maggiori informazioni su questa squadra su facebook: aggiungendovi al gruppo e postando i vostri pensieri aiuterete questa squadra a sopravvivere al presente e a programmare il futuro. |
Chiamo Danilo e, siccome io alleno una squadra di serie C a 25 km da Finale Emilia gli do la disponibilità per poterci allenare assieme. La risposta però è la seguente:
"Ormai è finita, i ragazzi non sanno nemmeno se potranno mai tornare nelle loro case, dormono nelle tende, la piscina è inagibile, il nostro campionato è finito".
Questa volta è finita, almeno stanno tutti bene, è' stato bello aver contribuito a quel progetto di pallanuoto provinciale, lo porterò sempre nel cuore... invece.... anche questa volta non siamo ai titoli di coda!!!!
Passano 2 settimane e mi richiama Danilo per chiedere se può venire con qualche ragazzo ad allenarsi con noi, anche per farli tornare un po' ad una vita pseudo-normale. Unica attrezzatura disponibile il pulmino della società senza gasolio. Fanno la colletta per arrivare a San Giovanni in Persiceto ma arrivano. Anche da noi la piscina coperta è inagibile ma abbiamo la vasca olimpionica esterna. Ci stringiamo, ci alleniamo, per i ragazzi di Finale è un momento in cui si ritorna alla normalità. Si organizza anche un'amichevole con la squadra di Carpi anch'essa con impianto inagibile perchè destinato alla sede di una tendopoli.
I ragazzi di Finale però non si fermano qui, si contano e decidono di concludere il campionato interrotto. La società che gestisce la piscina di Persiceto accoglie la richiesta di farli giocare gratis e così la pallanuoto a Finale Emilia sopravvive ancora, come al solito appesa ad un filo ma ancora viva grazie alla passione di un gruppo di ragazzi che non riesce a smettere nemmeno dopo il terremoto!
Che bello sarebbe aiutarli ancora di più... e sognare non costa niente... allora perchè non lanciare una proposta indecente? Se questi ragazzi fanno i miracoli perchè non farsi contagiare dal loro coraggio ed avanzare una richiesta indecente alla Federazione? Un qualcosa di simbolico per far vedere che anche nella pallanuoto ci si stringe intorno a chi ha la sfortuna di essere colpito da questi eventi. Anche perchè, come ci dicono ai corsi, il campione può nascere ovunque quindi è fondamentale espandere il più possibile la cultura della pallanuoto.
Questo è l'anno delle olimpiadi, è un anno denso di impegni, tutti tifiamo per una nazionale tornata ad altissimi livelli con l'avvento di Sandro Campagna e facciamo gli scongiuri perchè ci regalino altre grandi emozioni a Londra.
Quanto sarebbe bello se prima di partire per Londra, si trovasse il modo per venire a salutare e stringere la mano a questi ragazzi, magari Sandro Campagna stesso con un paio dei nostri campioni
Quanto sarebbe bello vedere i ragazzi di Finale Emilia scambiare qualche battuta con i campioni della nazionale.
Quanto sarebbe bello vederli palleggiare insieme per 20 secondi, solo 20 secondi, gli stessi lunghissimi 20 secondi che hanno cancellato la tranquillità di Finale Emilia alle 4 di mattina del 20 maggio
Quanto sarebbe bello vedere i ragazzi di Finale Emilia augurare il più grosso in bocca al lupo ai nostri nazionali in partenza per le Olimpiadi
Quanto sarebbe bello poter incrociare lo sguardo degli atleti della nazionale e trasmettergli la forza dei ragazzi di Finale Emilia
Quanto sarebbe bello regalare un piccolo sogno ai ragazzi di Finale Emilia che mai diventeranno come Felugo ma che negli occhi hanno la forza di chi non si fa sconfiggere nemmeno dal terremoto.
Quanto sarebbe bello....
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Maurizio
Calzati allena il C.N. Persiceto, società che milita in Serie C. Ha un
lungo passato in qualità di allenatore della Pol. Futura Emilia.
Trovate maggiori informazioni su questa squadra su facebook: aggiungendovi a questo gruppo e postando i vostri pensieri aiuterete questa squadra a sopravvivere al presente e a programmare il futuro. |
Lo sport della pallanuoto è sacrificio,gioco di squadra,soliedarietà tra i compagni.Ho letto il grido di dolore e l'appello di Maurizio Calzati ai vertici della Pallanuoto, a cui mi associo, affinchè i ragazzi siano incoraggiati e si sentano circondati di affetto.Mi auguro che una delegazione di atleti e atlete della nazionale,accompagnati dai rispettivi allenatori,si rechi in Emilia per far passare ai ragazzi qualche ora spensierata insieme ai loro campioni.In bocca al lupo ragazzi!Gli emiliani hanno lo stesso carattere dei siciliani,siate coraggiosi,un forte abbraccio!
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