A colloquio con Federico Marietti, responsabile della comunicazione della società SS Lazio, che milita in A1 maschile.
A Federico ho chiesto di espormi il suo pensiero in merito ad alcuni quesiti che spesso pongo nel mio blog, in particolare come si possa migliorare l'aspetto estetico del nostro movimento per attrarre un pubblico più ampio.
Ecco come mi ha risposto.
Sono un giornalista professionista che da anni si occupa di sport, da 2 anni e mezzo collaboro invece con la Lazio Nuoto con il ruolo di responsabile della comunicazione, una passione prima ancora che un lavoro.
- Il passaggio dal Foro Italico al Salaria Sport Village: come vi trovare nella nuova sede?
La nuova sede è un’opportunità che ogni società dovrebbe avere, soprattutto nella giungla romana dove gli spazi sono pochi e da dividere in tanti. Ora abbiamo finalmente spazi acqua autonomi, una gestione privata che prevede sale riunioni e la foresteria per ospitare altre squadre, oltre alla possibilità di lavorare sull'impianto. Siamo solo all'inizio di un percorso che ci sta già dando però grandi soddisfazioni. Tutto ciò è possibile in particolare grazie alla passione del presidente Moroli che in estate ha lavorato alacremente, e tuttora continua a farlo, per trasferire la Lazio in quella che noi chiamiamo la nostra nuova casa. Poi, come è ovvio, tanto si può ancora fare, ma dateci il tempo e vedrete…
- vantaggi vs svantaggi rispetto alla vecchia casa?
Come dicevo, prima eravamo meno liberi. Non voglio essere frainteso perché il Foro Italico è un luogo meraviglioso e la sua piscina è bagnata dalla storia. Ma al Salaria Sport Village abbiamo inserito i nostri loghi in ogni angolo, abbiamo una sala accoglienza per gli ospiti, il pubblico ha la possibilità di parcheggiare con facilità. Inoltre la squadra può allenarsi quando vuole, se ha bisogno di sedute aggiuntive non deve prenotare. Questo vale anche per il settore giovanile, fondamentale per noi: i genitori possono restare al fianco dei ragazzi, accolti dalla struttura, se qualcuno vuole restare ci sono spazi per studiare. Abbiamo forse perso un po’ il fascino e la tradizione dei Mosaici ma vuoi mettere i vantaggi?
- mettiamo un piede nella tecnologia: come avete preso la decisione di lavorare con Spreaker e che riscontri avete? (N.B. attraverso la piattaforma web Spreaker SS Lazio propone radiocronache che potete ascoltare sul blog in diretta)
L’avventura è iniziata a metà della passata stagione quando insieme al responsabile delle pagine web, Stefano Moroli, abbiamo deciso di provare. Abbiamo lanciato il progetto della web radiocronaca, e lo abbiamo fatto praticamente senza nessun costo aggiuntivo per la Lazio, salvo qualche spesa iniziale per il materiale tecnico. I riscontri sono in costante aumento anche grazie alla promozione di siti come il tuo che capiscono quanto sia importante dare visibilità a questo sport, quanto sia importante unire lo sforzo di tutti e non dividere, almeno se si vuole coinvolgere e attrarre il pubblico.
- In primavera mi accennavi di uno streaming delle gare, a che punto siete?
Abbiamo fatto una serie di test nelle ultime uscite casalinghe. L’idea è quello di fornire uno streaming di qualità, condizione necessaria per lanciare definitivamente la diretta video. Da anni noi riprendiamo e trasmettiamo la gara intera in differita su una televisione locale, inoltre montiamo i momenti salienti dell’incontro e le interviste per diffonderle sul web, la nostra pagina facebook e quella twitter sono in costante crescita hanno numeri davvero importanti. Anche il sito è ormai una realtà. Non posso dirti molto di più sullo streaming ma porta pazienza e sarai uno dei primi ad essere informato.
- Personalmente ritengo lo streaming una strada da battere al più presto tutti. Conoscere i vostri dubbi, le problematiche riscontrate potrebbe permettere ad altri di partire con il piede giusto: parliamone.
Il web non è il futuro ma il presente. Avere un sistema per vedere le partite in diretta, o almeno in leggera differita, per rivedere i gol, le azioni salienti, i gesti atletici spettacolari, è una delle condizioni fondamentali per portare più appeal al movimento. Il problema è che tutto è lasciato all’ iniziativa dei singoli e c’è chi ci prova e chi magari non ha la forza per iniziare.
- E' facile inserire la pallanuoto in una tv locale? Mi racconti aspetti positivi e negativi ?
Le tv locali, almeno quelle più importanti, hanno fame di prodotti. Noi trasmettiamo su T9, una vetrina illustre che ci ha accolto in un progetto di rilancio dello sport laziale. Il passaggio al digitale terrestre è stato sicuramente un momento duro ma anche un’occasione per queste realtà. Sono aumentati gli spazi, anche se purtroppo, diminuite le pubblicità. Il calcio assorbe tutto lo sport, ma grazie alle tv locali uno spettacolo come quello offerto dalla pallanuoto trova visibilità ogni settimana.
- Spesso viene incolpata la RAI della mancata diretta di partite di Champions. io credo invece che ogni singola società dovrebbe fare di più: tu che sei un addetto ai lavori puoi spiegarmi come stanno le cose?
Credo che la Rai faccia il suo lavoro garantendo una copertura minima. Ma non si può chiedere uno sforzo solo alla tv di Stato se contestualmente non aumenta il pubblico di appassionati. Se la pallanuoto diventa un prodotto vendibile vedrete che saranno la tv a fare la lotta per accaparrarsi i diritti. In questo le società e la federazione hanno un ruolo decisivo: fidelizzare i tifosi e aumentare il loro numero con iniziative nuove.
- Il problema dei riflessi come lo risolveresti?
Eh la domanda delle domande! Parlavo proprio qualche giorno fa con un operatore di ripresa che mi spiegava come attraverso un sistema di illuminazione con luci diffuse, diminuisce l’impatto sull’acqua. I costi però sono elevati e non si può pretendere dalle società (già alle prese con enormi sacrifici che spesso portano addirittura a fare il passo troppo lungo) di farsene carico da sole. E’ veramente una questione difficile da affrontare
- Cosa si può fare per questa pallanuoto?
Io credo che la comunicazione sia fondamentale. Foto, video, magazine… ma soprattutto la condivisione. Ciò che manca alla pallanuoto è la facilità di vedere cosa accade sui campi non coperti dalle dirette. Il presidente della Lazio Moroli si è battuto in passato (riuscendoci) per creare un sistema di riprese che portasse le cassette alla Federazione. Perché non pensare ad una versione aggiornata di tutto ciò? Mi spiego meglio, le società di A1 hanno l’obbligo di riprendere e fornire copia della partita.
Perché non creare una piattaforma digitale dove ogni società deve caricare le immagini salienti e magari le interviste degli incontri, consentendo così ad appassionati, testate televisive e web di accedere e vedere i contenuti? Avviene in altre realtà anche inferiori rispetto alla pallanuoto e questo consente di poter realizzare programmi di offrire la giusta visibilità ad uno sport olimpico di cui ci si ricorda solo quando vince il settebello.
P.S. intervengo su quest' ultima proposta di Federico, per ricordare che quel che lui propone lo abbiamo visto in passato c'è stato: qualcuno ricorda la splendida trasmissione del martedì guidata da Alessandro Campagna? Qualcuno ricorda che nel 2008 alcuni brillanti imprenditori liguri fondarono pallanuoto.tv, una piattaforma web che permetteva ad ogni società di ogni categoria di postare i propri contenuti video.
Purtroppo in passato abbiamo rifiutato il futuro. facciamo in modo che non accada di nuovo.
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