"L’idea c’è, chi ci crede anche. Ora ci vogliono gli atleti.
Quelli che hanno voglia di “bagnarsi” e di giocare come si deve, cosa
che magari non possono fare su quell’altro mondo, quello della terra
ferma.
Pierangelo Vignati è attualmente il riferimento per la FINP della promozione e del coordinamento sul territorio nazionale per la Pallanuoto Paralimpica e ha una voglia matta di iniziare."
Alberto Bordini - Pallanuoto come sport, pallanuoto come strumento di unione, pallanuoto come vita. Se mai avessimo avuto dubbi sulle grandissime soddisfazioni che possono derivare da questo sport, oggi impariamo a leggerlo sotto un altro aspetto, una nuova luce. Si chiama Speranza.
“La Pallanuoto annulla ogni disabilità!”. Esordisce così Pierangelo Vignati, ex-giocatore di pallanuoto e medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Sidney nella disciplina del ciclismo, quando ci mettiamo in contatto con lui per farci raccontare il suo nuovo grandioso progetto, la Pallanuoto Paralimpica.
Ma facciamo un passo indietro, e capiamo chi è la mente di un progetto di tale grandezza.
Pierangelo
non è una persona come tutte le altre. È una di quelle persone che
quando si mette in testa di fare una cosa, la fa e basta. Non solo. La
fa bene. Se qualcun altro avrebbe avuto dei problemi a praticare il
proprio sport preferito con una limitazione articolare alle
caviglie e un’ipotrofia gemellare, questo non è Pierangelo, che dopo una
prima giovinezza passata in acqua a giocare a pallanuoto, all’età di 17 anni intraprende la carriera sportiva nel ciclismo.
Dopo un brillante percorso, nel 2000 si ritrova alle Paralimpiadi di Sidney a rappresentare l’Italia, nella disciplina dell’inseguimento individuale. Pier vince e infrange il record del mondo. Ma non finisce qui. Per uno come lui non basta.
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Lo sport non ha limiti: Pierangelo Vignati e la Pallanuoto Paralimpica
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