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sabato 5 gennaio 2013

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Vorrei ringraziare innanzitutto Mario Corcione per il suo intervento, in cui cita il mio post di ieri, focalizzato sulle riprese televisive.
Lo ringrazio e colgo la palla al balzo per dire che non sono d'accordo sulla moltitudine di voci che si levano per definire brutta la gara vista ieri tra Posillipo e Florentia.


Innanzitutto c'è da dire una cosa: si è giocato ancora una volta una gara nella ... carta stagnola!


Garantisco che non credevo ai miei occhi, ho cambiato postazione televisiva e poi ho guardato la diretta su internet per capire se avevo problemi di ricezione oppure se la qualità espressa era proprio quella.

Detto questo, bisogna però cercare di vedere la partita di ieri con gli occhi del nuovo arrivato.
Per fare un esempio, Espanol "buca" terribilmente davanti a Negri un 1c0: l'occhio raffinato grida vendetta al tempo perso, ma il risultato sull' occhio del neofita potrebbe essere uguale e contrario.

Insomma, dobbiamo decidere da che parte stare: vogliamo i 21-4?
No? Allora ben vengano le gare equilibratissime come quella di ieri, con poche reti e molti emozionanti capovolgimenti di fronte.

Proprio in occasione dell' errore di Espanol si è infatti celebrata un'altalena di emozioni: errore in superiorità del Posillipo che a 17" poteva generare una partita nuova, ma che ha lanciato invece l'1c0 dell'asso gigliato, che a 5" dalla sirena poteva dare alla gara una brusca sterzata ma non l'ha fatto.


Chi viene dal calcio lo sa bene, la traversa è un gol mancato di un soffio: una spettacolare "quasi-prodezza".
Nella pallanuoto il palo è un tiraccio: ma mica dobbiamo urlarlo ai 4 venti!!! Sfruttiamo invece il pathos che un quasi goal crea negli occhi e nelle menti di sportivi abituati ad altre dinamiche.

Insomma, cerchiamo di esaltare di più la prodezza e sempre meno l'errore.

Infine, cerchiamo di esaltare chi come Mugelli e Franz di Fulvio (nella foto) mettono una firma importante sulla gara nonostante la giovanissima età.

Diciamocelo: chi, all'età di 18-19 anni non sogna di risultare determinante in TV e in un campo così blasonato come quello del Posillipo?

Questi ragazzi alcuni sogni li hanno raggiunti, su altri ci stanno lavorando. Diamo loro atto di questo grande merito. E vogliamoci bene, davanti alle telecamere davanti agli occhi di nuovi potenziali tifosi che, se presi con le dovute maniere, non vedranno l'ora di entrare in acqua con noi.

Edoardo Osti

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