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mercoledì 21 novembre 2012

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" I campioni della pallanuoto hanno fatto tutto ciò che era nelle loro capacità per far sì che si parlasse di pallanuoto. Adesso tocca agli altri non spegnere le luci di quei riflettori"

Valeria Abate, ex pallanuotista, attualmente Addetto Stampa della R.N. Camogli, ha scritto un libro che non parla di pallanuoto. Valeria però di pallanuoto scrive tutti i giorni, e proprio per questo mi pare giusto dare visibilità ad una rappresentante del nostro sport che si attiva per avere successo al di fuori delle mura amiche.

Ma c'è un altro motivo che mi spinge a parlare di Valeria e del suo libro: lo troverete in fondo al post!

  • Valeria, parlaci di te, a livello sportivo e professionale. 
Sono una 28enne che, dopo i suoi studi giuridici, dopo un titolo da giornalista, ha scelto il nuovo percorso di lettere moderne. Perciò, adesso, il sabato si divide tra partite di pallanuoto e versioni di latino. Dopo l'alt sportivo con la pallanuoto, ha trovato una sua nuova dimensione nel canottaggio a sedile mobile. Ma continua a respirare cloro tutte le settimane, dalla tribuna stampa, compilando tabellini, intervistando giocatori e scrivendo comunicati stampa. Giornalista iscritta all'albo della Liguria dal 2009, preferisce avere un taccuino e una penna, nella borsetta, al posto di rossetto e fondotinta. Poi, nei ritagli di tempo, segue l'ispirazione e "prova" a scrivere libri.
  • Parlaci del tuo rapporto con la pallanuoto, ieri, oggi, domani...  
Nella mia vita c'è sempre stata una piscina. Prima i corsi nuoto 2 volte a settimana, poi il nuoto agonismo, dopo il nuoto salvamento e, infine, la pallanuoto come portiere. Fino ai 23 anni. Quando l'otorino ha detto che io e le piscine avremmo dovuto chiudere. Fu tragedia, non lo nego. Ma trovai il lato positivo. Avevo iniziato da pochi mesi la mia gavetta per conseguire il titolo da giornalista; decisi che sperimentare un po' di giornalismo sportivo non mi avrebbe fatto male. Così scelsi la pallanuoto: addetto stampa della Mameli, mia società storica, addetto stampa dell'Arenzano, addetto stampa del Bogliasco e, attualmente, addetto stampa del Camogli. Domani, non nego la mia ambizione, mi piacerebbe essere con le cuffie a commentare le dirette delle partite. Ma ho ancora tanta gavetta da fare.
  • Al premio regionale "Lo sportivo ligure dell'anno" la pallanuoto ha riempito, nel vero senso della parola, il palco. Per una volta, non si è parlato di calcio. Accadrà ancora?
Lo spero. Me lo auguro. Partendo, comunque, dal presupposto che una Nazionale, a prescindere dallo sport che gioca, ci rappresenta sempre tutti, conoscere di persona ogni singola calottina azzurra è diverso. Queste due squadre hanno riacceso i riflettori su uno sport bellissimo. Durante la cerimonia di consegna del premio, a mio avviso, è passato un messaggio molto importante." I campioni della pallanuoto hanno fatto tutto ciò che era nelle loro capacità per far sì che si parlasse di pallanuoto. Adesso tocca agli altri non spegnere le luci di quei riflettori".

  • Segui il mio blog? Cosa ne pensi? Sei autorizzata a mentire!

Sai essere molto pungente. Tocchi sempre gli argomenti giusti, mettendo le pulci nelle orecchie giuste. Mi piace! 
  • Parlaci del tuo libro, di cosa parla e come è nata l’idea di scriverlo.

"Siamo io e le mie migliore amiche". Ma non è autobiografico. Mi spiego. Le tre migliori amiche esistono sul serio, però le situazioni descritte nel libro sono pura invenzione. Credo molto nell'amicizia al femminile e ho voluto celebrarla. Dopo l'annuario della pallanuoto italiana, che pubblicai nel 2010, ho completamente cambiato genere. Però, forse, potrei trovare il "coraggio" di cimentarmi in una nuova edizione dell'annuario... Mai dire mai!
  • Perché secondo te un sito o un blog che pala di pallanuoto dovrebbe raccontare del tuo libro?


Sono sincera, e scrivo come sono davvero andate le cose. Sono una "scrittrice" (non ancora), giornalista e addetto stampa. Ho chiesto un po' di pubblicità gratuita ai colleghi coi quali mi confronto tutti i giorni. Qualcuno, molto gentilmente, mi sta dando una mano. E devo dire che ne sono davvero lusingata! 

Veniamo al vero motivo che mi spinge a parlare di un libro che non tratta di pallanuoto su un blog che tratta di pallanuoto.
Risposta molto semplice: perchè il libro è stato scritto da una pallanuotista e in qualche modo ci riguarda tutti. E' l'aggancio al mondo esterno, da cui spesso ci nascondiamo. E' l'opportunità di avere in futuro, chissà, una scrittrice di successo che non mancherà di parlare del mondo sportivo da cui proviene.  In generale credo che sia un'ottima strategia di medio e lungo termine sostenere al massimo le iniziative degli appartenenti al nostro mondo!
Per questo invito chi legge questa pagina a condividerla il più possibile su facebook e su twitter, e invito chi volesse fare un regalo di Natale a donare proprio questo libro (e lo dico nonostante non abbia alcuna percentuale sulle vendite, eheheh ...).
clicca sul libro per maggiori info sull'acquisto
 

Il successo del libro di Valeria sarà in parte anche il successo della Pallanuoto. 

Edoardo Osti 

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