"Manca la logica imprenditoriale, che porterebbe a creare un Evento per ottenere un vantaggio, sia esso in termini di risposta mediatica, sia di ritorno economico. Con la logica del risparmio col solo fine del risparmio abbiamo prodotto l’orrore di uno spettacolo che gli stessi protagonisti non vogliono recitare"
di Alessandro Arbocò & Edoardo Osti
6 ottobre, due settimane fa. Alla Zanelli di Savona si gioca il girone C
di Coppa Italia, e il calendario prevede che l’incontro fra Acquachiara
e Pro Recco si giochi alle 9 del mattino.
La foto della tribuna deserta
(qualcuno si è divertito a contare gli spettatori: 14) farà il giro dei
siti specializzati sollevando proteste e indignazione fra gli
appassionati per nulla contenti di una scelta organizzativa all’insegna
del risparmio. Magari qualche ottimista, lette le reazioni, avrà pure
sperato che il girone D, posticipato per via degli impegni in Champions
League del Brescia, potesse far tesoro dell’esperienza savonese e
correggere gli errori.
In effetti qualcosa è cambiato: sabato mattina
l’incontro fra IGM Ortigia e RN Bogliasco si giocherà al più consono
orario delle 9.30. Si registra diffuso entusiasmo nell’ambiente per una
così radicale svolta organizzativa, se ci fosse un altro turno prima
della Final Four magari si arriverebbe addirittura alle 10 (la mozione
“10.30″ è stata ritirata perché giudicata troppo ardita dagli stessi
promotori)...
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Coppa Italia: considerazioni a quattro mani
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