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mercoledì 26 settembre 2012

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Federica Tagliaferri, Waterpolo Messina (A1)

"Wellness combinato con gli atleti della pallanuoto nostrana: sarebbe un metodo molto interessante per allargare la base!"

 "Allarghiamo la base dei praticanti facendo passare il messaggio che la pallanuoto rende più sani, più forti e più belli"




Quali sono le leve attraverso cui spingere con forza il nostro sport?

Di tutte quelle che abbiamo discusso qui e in altri ambienti, ce n'è una che non abbiamo mai approfondito, forse per via di una atavica paura di perdere lo status che abbiamo radicato in testa di sport per duri: il lato estetico.



E facciamo molto male, vivendo da anni in una società che fa della bellezza e della salute 2 status symbol che paiano godere di ... ottima salute!



Lasciatemi innanzitutto dare una definizione di Wellness (secondo wikipedia):
Il termine wellness è un'estensione ed evoluzione del concetto di fitness: si riferisce ad una filosofia di vita che mette il benessere della persona al centro dell'attenzione proponendo attività sportive, pratiche di rigenerazione oltre che di mental training che combinate con un'alimentazione corretta favoriscono uno stato di benessere ed equilibrio psicofisico.


Vado ora al nocciolo della questione.

Sono fermamente convinto che oltre ad una operazione volta a promuovere personaggi ben distinti, caratterizzati dal fatto di avere vinto (Felugo? Tempesti? Di Mario? ... Campagna?), tali da far leva su ragazzi e ragazze che spinti da spirito di emulazione si potrebbero avvicinare alla pallanuoto (generando poi una coda lunga negli anni, vedi caso Lucchetta nel Volley), si possa creare anche uno sfondo più generale, un messaggio che più genericamente dica: fai pallanuoto, perchè ti fa bene e diventi più bello.



Sta alla curiosità di chi ci legge, poi, a cercare di saperne di più sui volti più o meno conosciuti che fanno parte di questo sfondo, volti che magari tra di noi appassionati e addetti risultano certamente più noti.



Propongo quindi un volto, e lo faccio premettendo due importanti considerazioni:



  • il volto che propongo potrebbe far parte oggi dello sfondo, domani del dettaglio dei vincenti
  •  sono felicemente sposato e padre di 2 figlie!


Federica
, come molte altre ragazze e altri ragazzi della pallanuoto italiana, potrebbe impersonificare la figura di sportiva con un curriculum già interessante e che desta curiosità ( se parlassimo di calcio la domanda sorgerebbe spontanea: parlaci del tuo esordio in A1 a soli 11 anni!), che lascia intendere che ha ancora molto potenziale da tradurre in energia cinetica (leggasi, altri traguardi, individuali e di squadra), e con qualità estetiche che possono permetterci di veicolare un messaggio inedito: 



la pallanuoto rende più sani e più belli.


Questo è solo uno degli esempi che dovrebbero portarci a puntare molto su quanto la pallanuoto sa dare in termini "wellness", ovvero in ambito di fitness ed estetica: sarebbe utile far passare l'idea che giocando a pallanuoto si possono ottenere grandi benefici dal punto di vista atletico, indipendentemente dalla competizione. 


Puro, semplice fitness: giocare a pallanuoto perchè 


  • fa dimagrire 
  • aiuta a mantenersi in forma  
  • migliora l'aspetto fisico 
  • migliora l'aspetto estetico.

Se passasse questo messaggio avremmo un boom di iscrizioni a corsi di pallanuoto per tutti, dai bambini ai ragazzi che tradizionalmente non accettiamo per "raggiunti limiti di età", agli adulti che vogliono semplicemente mantenersi in forma con un metodo diverso dal solito.


Insomma,  lancerei una nuova immagine della pallanuoto verso l'esterno, attraverso volti come quello di Federica, e messaggi più o meno scherzosi, come quello che vedete qui sotto:



dimagrisci con la pallanuoto!

Wellness combinato con gli atleti della pallanuoto nostrana: sarebbe un metodo molto interessante per allargare la base!

7 commenti:

  1. Complimenti Edoardo,ottima idea!Purtroppo,ormai,lo sport è politicizzato ed è un posto di sottogoverno al pari di una presdidenza di banca o di un Ente statale.Migliorare l'azienda o il settore che si dirige non importa a nessuno.L'importante è la visibilità,gli emolumenti e la carriera politica il resto va da sè.Coloro che vorrebbero fare qualcosa,invece, non sono nella stanza dei bottoni.Incrementare gli sport minori,vorrebbe dire smantellare l'industria miliardaria del calcio che porta soldi alle televisioni.In pratica dire ai deputati fate una legge in modo da ridurvi gli stipendi e non essere rieletti.Cmq continua,ognuno nel suo piccolo può contribuire a far cambiare le cose.Io, nel mio piccolo,porto il mio mattoncino!Ciao

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  2. Ciao Edo,
    riprendendo la frase del tuo "cartellone":
    contact the nearest swimming pool right now"
    La domanda è:
    Dove è la più vicina piscina (dove si fa pallanuoto)?
    Nel caso a me vicino di Ferrara (e provincia) la risposta è "A oltre 50 kilometri"

    E vuoi che qualcuno faccia 100km per fare wellness???
    Quando a 1km da casa ha una pozzangherina con musica a palla...

    Facciamo piscine, portiamo nelle esistenti (in tutte le esistenti) delle porte, obblighiamo i gestori delle piscine a tenere sempre le porte in acqua dedicandogli 3 corsie nel weekend,
    in pratica diamo la possibilità alle persone di giocare e aumenteremo i praticanti in maniera esponenziale.

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  3. Ciao Angelo, francamente questa volta proprio non ti ho capito. Ma come, il post di oggi assomiglia tremendamente ai tuoi consigli del post precedente e li critichi? Ti ricordo ciò che ho proposto: wellness, non competizione. Ovvero dare a più persone possibile l'opportunità di giocare a pallanuoto, nuotando due giorni la settimana in una corsia e provando la partita anche 1 sola volta la settimana o anche ogni 2, e in qualsiasi vasca, alta, bassa che sia.
    Proprio come avete fatto a Finale Emilia e a Cento, ti ricordi che ogni tanto passavo a trovarvi? ... Ciao e grazie dei tuoi commenti!

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  4. Allora non ho capito dove volevi arrivare,
    per cui mi posso dire d'accordo con te.

    Penso però che il messaggio "la pallanuoto rende belli" sia inutile se poi non esiste la possibilità di praticare pallanuoto a distanze ragionevoli.
    E' per quello che dico di togliere vincoli, di fare pressione sulle piscine e tutto il resto

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  5. Ciao Angelo, quando parlo di messaggio non parlo di uno spot pubblicitario fine a sè stesso, ma di un movimento coordinato volto ad ottenere un obiettivo. Penso ad una strategia di mercato che vada a posizionare meglio il nostro prodotto, che lo renda appetibile a utenti che fin qui non sono interessati, o, meglio, non sono interessanti , in quanto da noi snobbati (ragazzi troppo grandi, o adulti, etc. etc.). La stessa strategia deve poi provvedere a formare chi è preposto a soddisfare tale domanda, cioè gli istruttori e le società che vorranno e potranno fare del puro business (cioè guadagnandoci) nella loro piscina. E' un pò come quando pubblicizzi una nuova marca di biscotti: prima devi contrattualizzare i supermercati e predisporre affinchè poi i biscotti si trovino effettivamente negli scaffali nel momento in cui l'utente si presenta all'acquisto.
    Non importa se il supermercato è grande o piccolo, se la piscina è profonda o bassa. Qui si tratta di sfruttare al massimo quel che si ha, e i vincoli di cui tu parli non c'entrano nulla in questo ambito: non stiamo parlando di agonismo, ma di fitness.
    A questo punto, la pressione che un meccanismo del genere può potenzialmente creare, potrebbe sortire gli effetti sperati quali:
    . cambio della mentalità dei gestori ( non mi dire che il tuo problema è la distanza. So benissimo che il tuo problema è che la pallanuoto proprio non va a genio ai gestori delle piscine in cui fai la tua attività).
    . creazione di nuovi impianti: le piscine sono in continua costruzione, ma mi spieghi come fai a convincere chi costruisce e chi gestisce a farle adatte alla pallanuoto se non c'è richiesta di pallanuoto? Perchè devo costruire una piscina fonda 2 metri? Butto una marea di soldi in riscaldamento in cambio di cosa?

    Per questo, insisto, non possiamo cambiare nulla se non siamo numericamente importanti. E per esserlo dobbiamo sfruttare ciò che abbiamo per superare i ristretti confini in cui (ci) siamo confinati.

    Un abbraccio a te e agli amici di Cento e Finale Emilia.

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  6. Questo articolo andrebbe stampato e fatto leggere a forza a federazione e società.
    Si tratta di una via di sviluppo della pallanuoto che viene ampiamente sottovalutata se non addirittura derisa da molti addetti ai lavori, che spesso guardano al nostro sport senza lungimiranza.

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  7. Ciao Edo,
    ti ringrazio per la tua ulteriore precisazione, che mi trova ancora di più d'accordo.
    Effettivamente l'idea della "fit-waterpolo" è interessante.

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