"... Propongo un' idea che non è quella di un sognatore, ma di concreti esperti dello sport come gli americani: un'idea praticata da NBA, NFL, MLB e NHL e subito riutilizzata dal volley italiano..."
A volte per emergere non occorre essere originali, nè inventare nulla di innovativo: spesso basta utilizzare al meglio le idee di successo che sono già in circolazione.
Di tutta la letteratura pallanuotistca rintracciabile su internet un buon 95% parla di come sarebbe bello vedere una partita di sera, d'estate, mano nella mano con la fidanzata mentre si gusta il gelato.
Io mi sono sempre schierato contro questa semplicistica visione del problema: prima di tutto perchè ci vai te, a Torino o a Brescia, a vedere una partita con 40° all'ombra, nel mezzo di una tribuna disertata causa vacanze. A meno che non si voglia limitare la pallanuoto alle sole società che affacciano sul mare, questo ragionamento non fila.
Propongo un' idea che non è quella di un sognatore, ma di concreti esperti dello sport come gli americani: un'idea praticata da NBA, NFL, MLB e NHL e subito riutilizzata dal volley italiano.
L'idea è quella di non fermare il campionato durante le festività natalizie per giocare un turno di campionato anche il giorno di Santo Stefano, ovvero il 26 dicembre.
S.P.Q.A. ? (Sono Pazzi Questi Americani ?)
Assolutamente no, pensateci bene: durante le vacanze di Natale tutto si ferma e nella maggior parte dei casi le festività vengono trascorse in famiglia, e oltre al cinepanettone di De Sica c'è veramente ben poco da fare. Creare un appuntamento in questa data significherebbe proporsi nel preciso momento in cui più persone del solito sono disponibili a vederci, in piscina o in una tv assetata di prodotti da trasmettere che non siano il solito circo russo o l'immancabile "mamma ho perso l'aereo".
Dati alla mano: negli USA celebrano questa idea come una delle più riuscite, mentre il Volley nostrano ha inaugurato il turno natalizio battendo al primo tentativo (anno 2005) ogni record di pubblico assoluto per una giornata di campionato e registrando il tutto esaurito in tutti i palazzetti.
Credo molto che questa possa essere parte di una strategia più articolata per lanciare la pallanuoto, per proporla all'attenzione di un pubblico più vasto, per renderla più conosciuta: ovviamente un'altra fetta di questa strategia potrebbe essere la mia proposta di qualche settimana fa, tanto letta da chi mi segue quanto ignorata da chi comanda: il Waterpolo Day.
E voi che ne pensate? Mi piacerebbe molto conoscere il vostro parere.
Edoardo Osti (seguimi su twitter)
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Assolutamente d'accordo. Le migliori idee sono sempre quelle più semplici. Basta pensarci e poi fare in modo di realizzarle!
RispondiEliminaIn effetti è un'ottima idea. mi piacerebbe molto esserci.
RispondiEliminaComunque tienimi aggiornata, voglio venire a vedere una partita. ada
Pr Anonimo: basta pensarci, è vero. E per pensarci serve avere dati. Ma noi i dati sulle partite (paganti, etc) non li abbiamo...
RispondiEliminaC'è veramente tanto da fare, e se qualche mio post riuscisse a mettere in moto almeno un meccanismo positivo, bè, ne sarei orgoglioso!
Grande EDO.
RispondiEliminaCome al solito concreto e con idee da praticare immediatamente ma purtroppo che "comanda" non ha la tua lungimiranza e spirito di iniziativa.
Mi sembra che tutti dicano bello bello ma poi quando c'è da fare il passo o il "sacrificio" per crescere tutti si tirino indietro.
PROVOCAZIONE
Magari la maggior parte delle società preferiscono fare le "ferie"....
Ciao Edo,
RispondiEliminasono d'accordo con te quando dici "giochiamo nelle feste" (parlando di campionati professionistici),
sono in disaccordo invece sul tema pallanuoto d'estate:
a torino e brescia alla sera di gradi ce ne sarebbero al massimo 30 e stare vicino a una bella piscina all'aperto aumenterebbe l'impressione di fresco,
d'inverno invece passi dai -5 esterni al +30 con umidità al 95% matematica la sudata che poi paghi nel tornare fuori a -5... a meno di non essere al mare dove le temperature sono più miti :-P