"... Ignorante è chi non sa, è stupido chi sa e non capisce, ma la cosa peggiore è chi sa, capisce, ma se ne frega...per certe cose ci sono mille scuse, ma nessun motivo... "
di Giovanni Lengueglia
Il mio articolo sulle riprese televisive ha suscitato qualche reazione. Ho ricevuto e pongo all'attenzione dei lettori una interessante lettera di Giovanni Lengueglia, di cui non condivido pienamente i contenuti, ma che potrebbe stimolare un dibattito interessante ed utile, proprio per la diversità di pensiero. Eccola:
Premessa: prima o dopo aver letto vi invito a sfogliare
se già non lo conoscete, un breve saggio di A. Baricco dal titolo ” I Nuovi
Barbari saggio sulla mutazione” al quale ha fatto seguito il più recente
articolo che trovate qui http://mag.wired.it/rivista/storie/i-nuovi-barbari.html
, scoprirete come funziona google, perché i CD sono grandi come sono, perché
Gengis Khan ha sconfitto le antiche dinastie dei cinesi nonostante uno
strumento potente come la Grande Muraglia, e tante altre cose, ma soprattutto
perché le mutazioni non si fermano.
Tempo fa parlavo con un allenatore che oltre a far
riprendere le partite della sua squadra con una camera semifissa (si sposta
solo con il cambio di azione) per alcune partite faceva filmare con una seconda
camera il giocatore ritenuto determinante per la squadra avversaria (alcuni il
centro, o il gioco del mancino, o il centro fuori) in modo da schedarne le
caratteristiche e i comportamenti nelle varie situazioni di gioco, anche con
diverse situazioni di pressione psicologica (stai perdendo, stai vincendo,
punto a punto).
Ma queste sono tecniche da allenatore, anche se sono
sicuro saranno pochi ad utilizzarle, che attualmente si integrano con un buon
programma di video analisi che semplifica e riduce il tempo (la tecnologia
questa grande amica che va oltre Facebook e un paio di email ricevute sul
cellulare, roba da giovani barbari moderni?).
A proposito un consiglio ai giovani, se avete la
possibilità, imparate ad usare questi programmini perché sarà una competenza
molto utile, magari quando smetterete di faticare in acqua, non solo nel campo
della pallanuoto.
Questa logica è la logica di Campagna, che qualche anno
fa quando allenava in Grecia utilizzava un programmino e in una intervista si
permise anche di "suggerirlo" ai suoi colleghi italiani ( mi segno di
ritrovarla quella intervista, come il suo lavoro Manuale di pallanuoto Dovrebbe
essere la logica di tutti gli allenatori, per far crescere le proprie
competenze, è la logica di Rudic, che ha fatto da anni dell'analisi della
partita e dei singoli giocatori il suo punto di forza, lo faceva ai tempi di
Barcellona 92 lo ha fatto sicuramente durante tutte le olimpiadi 2012. Come
Campagna del resto.
Ma se la FIN, che aggiorna le normative di anno in anno
facendo copia e incolla e a volte dimenticandosi di correggere l’ovvio (tipo
date e termini che rimangono al passato, chiede che i filmati vengano inviati
al GUG “per una sempre più completa qualificazione arbitrale” senza
preoccuparsi del galoppo delle tecnologie e delle possibilità di tecniche di
ripresa, allora è giusto che le società si adeguino facendo il gioco del “a
domanda risponde”?
Voglio dire, fare un cattivo lavoro intanto chi te lo chiede
pare disinteressato al risultato è così soddisfacente? O è cosa stupida?
E gli arbitri che visionano (?) le riprese sono
soddisfatti di come sono fatte, non hanno nulla da dire?
Ma partiamo dalle norme.
La gestione dei diritti televisivi e gli obblighi di
ripresa sono regolamentati in questo modo:
Regolamento generale pallanuoto RPN 21 – DIRITTI TELEVISIVI
Le Società, con la richiesta di iscrizione ai vari
Campionati, cedono contestualmente in esclusiva alla F.I.N. i diritti
televisivi, radiofonici e via informatica internet sia in ambito nazionale che
internazionale.
Conseguentemente consentono alla F.I.N. la libera
utilizzazione e la facoltà di ulteriore cessione degli stessi diritti, per
iniziative di comunicazione e sviluppo dell’immagine della pallanuoto.
NORMATIVA CAMPIONATO MASCHILE A1 ANNO 2011/2012
Obblighi Televisivi: qualora le Società decidano di stipulare un
contratto con un’emittente televisiva locale, le emittenti televisive stesse
non possono trasmettere l’incontro in diretta. Tale divieto è esteso sino alle
24 ore successive alla disputa dell’incontro a condizione che l’incontro stesso
sia oggetto di ripresa televisiva nazionale. La squadra ospitante deve fornire
al termine dell’incontro alla squadra ospite, copia della registrazione
dell’incontro su cassetta BETACAM od in altri standard. In caso di mancata
consegna o di rifiuto, alla Società ospitante viene comminata una sanzione
pecuniaria di €.1.000,00. Si invita la Società ospitante, ad inviare una
copia della cassetta c/o la sede del Settore G.U.G. Nazionale per una sempre
più completa qualificazione arbitrale. La F.I.N. si fa carico di dare
disposizioni circa la corretta applicazione di quanto sopra esposto,
controllandone l’avvenuta applicazione.
Nessuna norma uguale o simile per il CAMPIONATO FEMMINILE
(?!!!!!) Fino a qui le norme, potrebbero essere scritte meglio, essere più chiare,
ma il concetto è: decide la FIN come sfruttare i diritti.
E come ha deciso?
In questo modo: se vogliono le squadre possono far trasmettere in
“differita” (bastano pochi minuti, secondo me lo streaming è già in differita,
ma la qualità video è bassa) le partite; la differita diventa obbligatoria di
24 ore se la partita viene ripresa televisivamente a livello nazionale (si
intende da una emittente a livello nazionale anche se non la trasmette ?
o forse si intende trasmessa a livello Nazionale ?).
La
femminile non è regolamentata.
Perché si dice che le squadre non possono sfruttare i
canali multimediali? La normativa del Campionato è “speciale” (infatti di anno
in anno viene riformulata , salvo errori di copia e incolla!) rispetto al
Regolamento Generale, quindi se al momento dell’iscrizione al campionato la
squadra cede i diritti alla FIN, subito dopo deve rispettare la normativa di
quel Campionato e la rispetta come sopra. Mi sembra che nulla osta ad un buon
lavoro, per ottenere un buon prodotto, per venderlo nel migliore dei modi
(pareri legali cercasi).
Perché una squadra dovrebbe fare un buon lavoro di
riprese?
Per la diretta?
Per non far uscire la gente di casa?
Per avere uno
strumento di comunicazione dei propri prodotti quali la cultura dello sport e
quindi della cultura tutta, la sanità di corpo e di mente (anche se un po’ di
pazzia ci vuole per sopportare tanta acqua intorno!), lo sviluppo della
personalità, del fisico, la buona organizzazione, la buona gestione delle
risorse umane, la formazione di persone capaci di reggere carichi di lavoro con
passione e di trasmetterla, la mentalità vincente, il gioco di squadra, la
mentalità in grado di analizzare le sconfitte, di imparare dagli errori, e
aggiungete voi che cosa altro rappresenta una squadra di pallanuoto di buon
livello o forse è solo un gioco?)?
Per incassare qualche soldino da qualche
sponsor locale (sapete quegli strani abbinamenti pizzeria del borgo secondo
tempo della partita)?
Per fare un montaggio adeguato degli highlights con il
commento tecnico dell’allenatore?
Per fare un prodotto che interessa
sicuramente alla squadra ospite che può trasmettere il giorno dopo o per tanti
giorni dopo? ( in tal caso, visto che le squadre non hanno moltissimo seguito
in trasferta, sarebbe un bel prodotto di valore per gli sponsor, ma anche per
mantenere il legame con i tifosi affezionati alla piscina ).
Le domande potrebbero essere ancora molte, circa i motivi
per fare o non fare un buon lavoro, ma temo che alla base di tutte queste
discussioni sul tema ci sia una considerazione di fondo, anzi due.
La prima (citando un blogger italiano in fuga in Germania
wolfstep.cc) che è ignorante chi non sa, è stupido chi sa e non capisce, ma la
cosa peggiore è chi sa, capisce, ma se ne frega.
La seconda (citando un carissimo amico) che per certe
cose ci sono mille scuse, ma nessun motivo.
dott. Giovanni Lengueglia
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